Otoplastica

Otoplastica

L’otoplastica si prefigge di correggere i difetti delle orecchie, come le orecchie ad ansa (comunemente dette “orecchie a sventola”), le malformazioni o protuberanze dei lobi, le malformazioni del padiglione auricolare ed altri tipi di imperfezioni, al fine di conferire un aspetto armonioso all’intera faccia.

Bisogna notare che le orecchie non sono mai esattamente uguali anche in situazione di assoluta normalità. Quindi una perfetta simmetria rappresenta un’aspettativa irragionevole.

L’intervento non ha assolutamente alcun effetto negativo sull’udito. Il risultato dell’intervento è definitivo.

L’intervento viene eseguito ambulatorialmente e il paziente può ritornare a casa il giorno stesso.

L’operazione viene eseguita in anestesia locale (se necessario con una lieve sedazione): essa consiste nell’infiltrazione dei padiglioni auricolari con piccole quantità di anestetico locale. L’operazione richiede circa un’ora.

L’intervento consiste nell’incisione della faccia posteriore dell’orecchio con la rimozione di una piccola losanga di cute. La cartilagine viene esposta e viene rimodellata e/o asportata in modo da ottenere una forma ed una proiezione più corrette. Viene applicata una medicazione a forma di turbante intorno alla testa in modo da proteggere entrambe le orecchie e limitare il gonfiore e la sensazione di fastidio.

Dopo l’intervento si può presentare dolore, più o meno intenso, che in alcuni casi può richiede l’assunzione di normali analgesici per qualche giorno.

Quando la medicazione verrà rimossa le orecchie appariranno un poco gonfie e bluastre. Tale situazione è normale e si risolve nelle successive 2-3 settimane circa. I punti di sutura verranno rimossi dopo circa 10 giorni.

Oggi nel nostro studio ci avvaliamo di una nuova tecnica chirurgica di correzione delle orecchia a sventola. Tale procedura si avvale di un nuovo dispositivo chiamato “earfold” che consiste nell’inserimento nell’orecchio di un impianto o più clip metalliche che letteralmente crea la naturale piega dell’antelice nei casi in cui manca. Questa metodica è molto più rapida e miniivasiva permettendo anche più rapidi tempi di guarigione.